L'evoluzione dei biglietti, quando consegnarli ed a chi

Il galateo dei biglietti da visita, ovvero le regole di etichetta che guidano la loro consegna e l'interazione sociale associata ad essi.

I biglietti da visita sono diventati una parte essenziale della comunicazione professionale e personale nel mondo degli affari, questi piccoli rettangoli di carta racchiudono informazioni chiave su un individuo o un'azienda e fungono da strumento di presentazione e di "networking".

Esploreremo le origini, identificheremo il loro primo utilizzo e analizziamo l'evoluzione che hanno avuto queste piccole tessere nel corso degli anni ed impariamo il "galateo dei biglietti da visita", ovvero delle regole di etichetta che guidano la loro consegna e l'interazione sociale associata ad essi.

Le origini dei biglietti da visita

Le loro origini risalgono a secoli fa, possono essere rintracciate in antiche culture come quella cinese, egiziana e persiana, dove venivano utilizzati come strumenti per la presentazione e la promozione personale. In queste civiltà, si scambiavano piccoli fogli con incisi i nomi delle persone, il loro status sociale e altre informazioni pertinenti. Il primo utilizzo documentato dei biglietti da visita, come li conosciamo oggi, risale all'Europa del XVII secolo. Durante quel periodo, i nobili e gli aristocratici avevano l'abitudine di consegnare ai loro servitori dei "cartelini" che contenevano il loro nome e il loro titolo nobiliare. Questi cartellini venivano presentati ai portieri o alle persone che li avrebbero accolti nelle dimore di altri nobili. L'uso di questi biglietti si diffuse rapidamente tra l'alta società europea, diventando uno strumento di presentazione formale.

L'evoluzione dei biglietti da visita nel corso degli anni

Con il passare dei secoli, i biglietti da visita hanno subito diverse evoluzioni. Inizialmente, erano semplici cartoncini bianchi con informazioni scritte a mano. Successivamente, con l'avvento della stampa, è diventato possibile produrre biglietti da visita più elaborati, con dettagli incisi o stampati su carta di alta qualità. L'industrializzazione ha reso i biglietti da visita accessibili a un pubblico più ampio, trasformandoli in uno strumento di comunicazione professionale diffuso.

Con l'avvento delle tecnologie e la ricerca di nuove soluzioni materiche oggi è possibile ottenere lavorazioni speciali per la nobilitazione dei biglietti, come oro, rame, argento a caldo sia in modalità "flat" piatta che in rilievo 3D. Biglietti da visita in metallo (alluminio) stampati a colori o incisi laser.
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Il Galateo dei biglietti da visita, quando consegnarli

Il "galateo dei biglietti da visita" comprende regole di etichetta che determinano quando e come consegnare un biglietto da visita. Risponsiamo alla domanda: "Ma quando dovrei consegnare il mio biglietto da visita?"

Ecco alcune linee guida generali:

1. Consegna il tuo biglietto: È opportuno consegnare un biglietto da visita all'inizio di un incontro o di una presentazione formale. Anche il metodo di consegna è un fattore importante, può essere offerto con una leggera inclinazione del busto e accompagnato da una breve presentazione di sé. Adottando soluzioni come la stampa in rilievo UV a zona, una buona strategia è sfiorare con il pollice la superficie del biglietto per indurre il destinatario a percepire la presenza di un elemento tattile scatenando curiosità.

2. Ricezione di un biglietto: Bisogna sempre ricevere un biglietto da visita con entusiasmo e rispetto (anche trattasi di una stampa tradizionale dal dubbio design). Consultarlo attentamente e fare un commento o postilla, dimostrando interessamento per la persona o l'azienda rappresentata. Cogli l'occasione per effettuare uno scambio, è il momento di consegnare il tuo biglietto da visita esclusivo, un LUXURY per esempio ti farà fare un figurone!

3. Scrittura, no grazie: Ricorda, un biglietto da visita non è un post-it dove prendere appunti, il tuo interlocutore potrebbe vedere di cattivo occhio se "pasticci" il suo biglietto al quale probabilmente ha cercato di dare altrettanta attenzione nella realizzazione. Se il tuo intelocutore invece, è meno attento ai dettagli ed abitualmente scrive sui biglietti da visita, puoi sempre farlo demordere con un biglietto in metallo.

4. Scambio con l'interlocutore: Se ricevi un biglietto da visita, è sempre buona norma ricambiare con il proprio. Questo gesto simboleggia la reciproca volontà di mantenere un contatto professionale o personale, lasciando una traccia dei tuoi contatti ma soprattutto del tuo business. Non perdere l'occasione della prima buona impressione.

Al giorno d'oggi si usano ancora i biglietti da visita?

I biglietti da visita hanno un'antica storia che si è evoluta nel corso dei secoli, diventando uno strumento essenziale per la comunicazione professionale. Dall'utilizzo iniziale tra l'aristocrazia europea, sono diventati un elemento comune nella società moderna. Il mondo digitale ha reso la comunicazione delle informazioni veloce, anzi velocissima, trascusando quello che conta di più; il rapporto umano.

Al termine di ogni trattativa commerciale o professionale è buona norma lasciare una traccia di se, un elemento "palpabile" concreto da toccare e in grado di lasciare una traccia nella memoria dell'interlocutore, cosa non realizzabile con un semplice "visita il mio sito web".